lunedì 28 settembre 2015

Ottima recensione per Turtles su Rockshock.it

a cura di Max Sannella
http://www.rockshock.it/recensione-violet-pine-turtles/
....Turtles, secondo album degli A Violet Pine, creatura sonora che degli anni '80 tira fuori la linfa più succosa, amara, grumosa, nove interpretazioni color pece che ammansiscono e tensionano - insieme - un pathos saturo di elettricità e poetica buia, tracce che graffitano l'ascolto, avvolgendo ogni cosa al loro passaggio.

mercoledì 23 settembre 2015

Today is the day!! TURTLES IS OUT!!!

Today is the day!! TURTLES IS OUT!!!
Dense guitar textures and dark romantic vocals inlaid by electronic sounds and ruled by rough drums.

written and arranged by Giuseppe Procida and A Violet Pine 
Produced by Beppe “Deckard” Massara and A Violet Pine
Recorded and mixed @ LaVilla 24/7 – (Trani-Bisceglie) 2014-2015 by Beppe “Deckard” Massara
A VIOLET PINE are:
Giuseppe Procida - vocal, guitar, synth -Pasquale Ragnatela – bass guitar, vocal -Paolo Ormas – drums
avioletpine.blogspot.it info: avioletpine@gmail.com

mercoledì 16 settembre 2015

A pochi giorni dall'uscita di Turtles, l'ottima recensione di Rockit Tutta Roba Italiana a cura di Andrea Terenzi.

http://www.rockit.it/recensione/30061/avioletpine-turtles

A Violet PineTurtles

Tarock Records / Believe Digital 
2015 - Shoegaze, Post-Rock, New-Wave

14/09/2015 
Il primo e più immediato discrimine che dovremmo sempre porre, alle prese con l’ascolto di un disco, è quello tra chi è consapevole di ciò che va facendo e chi no. Consapevolezza come parola chiave, quindi. E consapevolezza – della propria cifra, dei propri mezzi – è ciò che gli A Violet Pine dimostrano di possedere con questo “Turtles”, seconda prova dopo l’esordio di “Girl” del 2014. Se con quel lavoro, accanto al classico impianto basso-batteria-chitarra, veniva imbastita e privilegiata un’oscura trama costituita da un sintetismo vicino a certe cose del Tricky di “Maxinquaye”, con l’ultima e più recente fatica i tre, costituitisi sull’asse Barletta-Bergamo-Milano, asciugano le sonorità ponendo l’accento su certo lirismo decadente à la Nine Inch Nails. Ciò che ne viene fuori è un disco maturo, ben suonato, prodotto e registrato. 

Un disco che presenta soluzioni stilistiche interessanti, curato in ogni sua componente e dal respiro internazionale. Nonostante traspaiano abbastanza agevolmente riferimenti e numi tutelari che guidano le mani e le menti dei nostri, la difficoltà – anche per un ascoltatore consumato – di inquadrare e incasellare “Turtles” in un genere definito, si fa piuttosto concreta. Ciò testimonia di una manciata di canzoni concepite con un grado superiore alla media di lucidità e preparazione, amore per la musica e senso del pathos come definito nei riti misterici. A testimonianza di ciò si prenda la traccia d’apertura, “The Game”, tutta viluppata su di impianto post-rock o il singolo “New Gloves”, basso wave incalzante e chitarre testosteroniche. 

Su tutte e nove le composizioni aleggia, comunque, qualcosa di venefico: accordi ieratici, stasi labirintiche di chitarre, una voce aurale che riempie ogni interstizio. Con “Bright” le atmosfere si fanno oltremodo rarefatte (uno dei pezzi migliori del lotto); “The Moon Has Been Turned Off” torna su sonorità già consolidate mentre con la chiusa di “Why?” il ritmo rallenta, le chitarre disegnano arabeschi nell’aria e l’incedere di piano dona a tutto ciò un substrato mitopoietico. Avanti così.

Turtles, una recensione da incorniciare su Distorsioni.

http://www.distorsioni.net/rubriche/fermoposta/fermoposta-it/turtles

A Violet Pine

TURTLES

23 settembre 2015 - T.a. Rock Records 


Un suggestivo viaggio indietro nel tempo quello di A Violet Pine, in quegli anni ’80 musicalmente più oscuri e meno danzerecci di quel ricco decennio, felicemente attualizzati alla modernità dei nostri giorni da questi tre ragazzi: Beppe Procida (voce, chitarra e synth), Paolo Ormas (batteria e sequencer) e Pasquale Ragnatela (basso, piano e seconda voce), dei quali ci siamo già occupati a proposito del primo album “Girl” risalente a due anni fa, che miscelano sapientemente tastiere elettroniche, chitarre taglienti, giri di basso alla Bauhaus e ritmi ossessivi e implacabili, uniti a una voce pacata e sussurrata da shoegazers narcolettici. Se il primo album era più minimalista nella sua visione elettronica, Radiohead oriented, qui ci si apre felicemente a sonorità più piene e più corpose che regalano tessiture complesse ed emozionanti superando di gran lunga la prima, nonché più che discreta, prova.

E se New Gloves (anche singolo e video) si approccia ai Soft Cell più dark, ecco che Have Fun è un dolce gelato, un Mottarello di candida panna canzonettistica anni ‘60 ma ricoperto, anziché di cioccolato, da una colata lavica rumorista e Devoluta di micidiale efficacia. Turtles, che dà il titolo all’album si avvale di un basso macinante e un finale con tastiere sibilanti e sognanti splendidamente prog, Bright è il brano più shoegaze nella sua ritmica pacata e ipnotica quasi trip hop, The Moon Has Been Turned Off ricorda i Cure e non può essere altrimenti quando si parla di dark anni ’80, quando invece Lucky I’m Where Wrong ci avvolge nelle spirali del Gary Numan meno ostico, mentre la conclusiva Why? è una ballata psiconirica di rara bellezza. Un album oscuro di grande fascinazione dove chitarre come lame taglienti lacerano le trame dei tappeti di tastiere elettroniche, ma che hanno sotto sempre una “canzone” orecchiabile come molti dei maestri di un trentennio fa ci hanno insegnato. Un piccolo capolavoro che meriterebbe di essere conosciuto e apprezzato a livello internazionale.
   
                                                                                                                                 Maurizio Pupi Bracali

lunedì 7 settembre 2015

A Violet Pine su Classic Rock Italia n°34

A Violet Pine su Classic Rock Italia n°34
In copertina i Led Zeppelin
Formati da Beppe Procida(voce, chitarra, synth), Paolo Ormas(batteria) e Pasquale Ragnatela(basso e seconda voce), i pugliesi A Violet Pine prediligono uno stile elettro piuttosto eccletico, che spazia dal post-rock al trip-hop fino allo shoegaze. Molti live all'attivo, una finale regionale di Italia Wave, concerti nei locali. Da sottolineare, una partecipazione alla compilation One of My Turns: A Tribute to Pink Floyd. A maggio 2013 il primo album GIRL, con il relativo video della title track prodotto dallarumax filmakers. Il brano che ci hanno inviato è New Gloves: interessante, originale, si muove su una camminata di basso molto Eightes, su un video futuribile alla Blade Runner.