Intervista con A Violet Pine da Sport Vicenza
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- Pubblicato Lunedì, 08 Luglio 2013 11:06
- Scritto da Andrea Turetta
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A Violet Pine sono Beppe Procida (voce, chitarra, synth), Paolo Ormas (Batteria, sequencer) e Pasquale Ragnatela (basso, piano, seconda voce). Da poco è uscito il loro album “Girl”… ed ecco l’intervista gentilmente rilasciata…
Come si sono formati gli A Violet Pine?
A Violet Pine e' partito come un progetto solista del sottoscritto (Giuseppe Procida – voce e chitarra) ma poi si e' sviluppato ed e' cresciuto con l’ingresso in formazione di Paolo Ormas alla batteria e sequenze e Pasquale Ragnatela al basso, cori e pianoforte.
Con quale criterio avete scelto le canzoni da inserire nel vostro primo album?
Abbiamo prodotto decine di canzoni prima di selezionare le dieci tracce presenti nel disco. Le abbiamo scelte secondo criteri che seguono la coerenza sonora, il mood che le accomunava e la loro fluidità nell’ascolto.
Ci sono state delle canzoni rimaste nel cassetto?
Si, decine di pezzi, di idee, di testi. Magari qualcuna la includeremo in un prossimo lavoro o pubblicheremo un disco di b-side
Quando scrivete le vostre canzoni vi piace prender ispirazione anche dal cinema, dalla letteratura e dall’arte in genere?
Sinceramente in fase compositiva il catalizzatore è il ritmo, il nostro sound e le idee comuni che potrebbero funzionare e creano un entusiasmo generale tra noi tre. Siamo amanti di tutte le forme di arte, dal cinema all'arte visiva, dalla letteratura al teatro, ma quando entriamo in sala prove il nostro cuore batte solo per la musica.
Cosa vi piace e cosa meno, dell’attuale panorama canoro?
La cosa che generalmente apprezziamo e' che la musica non si ferma mai, in qualsiasi forma o genere essa venga prodotta. Ultimamente si stanno aprendo strade fortunate per persone davvero talentuose ed e' giusto che artisti qualitativamente validi vengano premiati in tal modo.
Come si sono formati gli A Violet Pine?
A Violet Pine e' partito come un progetto solista del sottoscritto (Giuseppe Procida – voce e chitarra) ma poi si e' sviluppato ed e' cresciuto con l’ingresso in formazione di Paolo Ormas alla batteria e sequenze e Pasquale Ragnatela al basso, cori e pianoforte.
Con quale criterio avete scelto le canzoni da inserire nel vostro primo album?
Abbiamo prodotto decine di canzoni prima di selezionare le dieci tracce presenti nel disco. Le abbiamo scelte secondo criteri che seguono la coerenza sonora, il mood che le accomunava e la loro fluidità nell’ascolto.
Ci sono state delle canzoni rimaste nel cassetto?
Si, decine di pezzi, di idee, di testi. Magari qualcuna la includeremo in un prossimo lavoro o pubblicheremo un disco di b-side
Quando scrivete le vostre canzoni vi piace prender ispirazione anche dal cinema, dalla letteratura e dall’arte in genere?
Sinceramente in fase compositiva il catalizzatore è il ritmo, il nostro sound e le idee comuni che potrebbero funzionare e creano un entusiasmo generale tra noi tre. Siamo amanti di tutte le forme di arte, dal cinema all'arte visiva, dalla letteratura al teatro, ma quando entriamo in sala prove il nostro cuore batte solo per la musica.
Cosa vi piace e cosa meno, dell’attuale panorama canoro?
La cosa che generalmente apprezziamo e' che la musica non si ferma mai, in qualsiasi forma o genere essa venga prodotta. Ultimamente si stanno aprendo strade fortunate per persone davvero talentuose ed e' giusto che artisti qualitativamente validi vengano premiati in tal modo.
Quando si scrive un pezzo è importante cercare di farlo utilizzando colori diversi rispetto ad altri artisti?
Dipende da quali artisti. Se la domanda fa riferimento ad artisti con cui si e' cresciuti e che hanno influenzato il percorso musicale personale di ognuno, direi che quell'influenza e' quasi impossibile da estirpare, se invece vogliamo riferirci ad altri che contemporaneamente a noi, fanno musica, direi che non ha importanza. Ognuno e' libero di esprimersi come meglio crede, anche se il risultato presenta punti in comune con altri gruppi.
Quanto conta per voi l’aspetto live del vostro lavoro?
Il live e' molto importante per il nostro progetto. ci consente di approcciarci in un modo più convenzionale ai nostri pezzi proponendoli quindi in una chiave più rock.
Credete ci sia una sorta di continuità tra band di ieri e gruppi di oggi?
I gruppi del passato hanno reso possibile l'apertura di nuove strade musicali, la loro musica o la loro influenza sarà sempre viva e quindi presente.
Poesia e musica. Quali trovate siano i punti di contatto?
Sono arti che convivono benissimo, anche se i tempi, i linguaggi ed i modi di esprimersi cambiano.
Cosa vi piace particolarmente del linguaggio musicale?
Il linguaggio musicale è un linguaggio universale ed è splendido perchè non ha limiti.
In genere, quando scrivete un testo, guardate al passato, al presente o al futuro?
I testi presenti nell'album parlano per lo più al presente, di situazioni, sensazioni ed episodi che i protagonisti immaginari provano.
Quali sono i vostri artisti preferiti?
I nostri artisti preferiti sono tanti; Cure, Massive Attack, Radiohead, Motorpsycho solo per citarne alcuni. Poi ognuno di noi ha delle preferenze; ad esempio Pasquale è un amante della musica classica, Paolo della psichedelia degli anni settanta.
Secondo voi, in Italia, ci sono molti giovani sottovalutati?
In Italia c'è un fermento musicale raro. Ci sono tantissimi artisti validi, con idee originali, che non hanno paura di osare e sperimentare. Non sono secondo noi sottovalutati, ma non hanno sufficientemente spazio per esprimersi.
Qual è il vostro rapporto con la tecnologia applicata alla musica?
In questo disco abbiamo provato ad inserire sintetizzatori e batterie elettroniche, esperienza che mancava nel nostro bagaglio e, fortunatamente, siamo soddisfatti del risultato. La tecnologia indubbiamente ha facilitato in maniera esponenziale la possibilità di produzione musicale, ma non bisogna mai dimenticare i legni...
Per chiudere, c’è qualcuno che vi va di ringraziare per la riuscita di questo vostro album?
Vogliamo ringraziare innanzitutto Voi per l'intervista e l'attenzione posta al nostro lavoro. Un grazie immenso va a Ruggiero Scardigno e Massimiliano Dicorato per aver realizzato il videoclip ufficiale del singolo “Girl” e il booklet del disco. Ancora, ci teniamo a ringraziare Paolo Messere della Seahorse Recordings per aver creduto nella nostra musica, Beppe Massara per aver realizzato il mastering, Luca Ormas per le consulenze audio.
Per ulteriori info:
http://avioletpine.blogspot.it/
www.lunatik.it
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