Tornano gli A Violet Pine, a distanza di ben quattro anni da Turtles e con una line up rinnovata, che vede oltre a Giuseppe Procida (voce e chitarra) e Paolo Ormas (batterista degli ottimi Rainbow Bridge) il nuovo arrivo Francesco Bizzoca (basso). Again oscilla tra sonorità post e umori stoner, una sorta di crossover tra le visioni dark di The Jesus And Mary Chain e The Cure, il grunge ruvido dei (the) Melvins e The Jesus Lizard e lo stoner degli Earth, una miscela fatta di impatto e sospensioni malinconiche. L’album unisce quindi forza e melodia per tutta la sua durata, un saliscendi tra fraseggi oscuri e passaggi aggressivi, caratteristica di pezzi fragorosi come Interstellar love e Run dog run. La greve title track e il grunge muscolare di When boys steal candies mostrano una band capace di spostare il tiro a proprio piacimento, mentre Black lips e Monster si spostano sul versante di un post rock venato di wave. La conclusiva Zoo è uno strumentale drammatico, che chiude una mezz’ora davvero ispirata e interessante. (Luigi Cattaneo) Progressivamente
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