venerdì 25 marzo 2016

Ancora recensioni per "Turtles" a sei mesi dalla sua uscita, questa volta sulla webzine Musicmap.it

A VIOLET PINE  "Turtles" http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=4687
   (2016 )
Idealmente avvolti in una nube sulfurea che ne ammanta il suono di ossianica ieraticità, a due anni dal precedente “Girl” il trio A Violet Pine pubblica su etichetta T.a. Rock Records “Turtles”, nove tracce in cui convivono languori wave ed echi spettrali, disco gentile solo screziato da stratificate suggestioni elettriche, figlio di un’anima oscura e goticheggiante, di rigurgiti electro (“Bright”, dalla scrittura intensa ed avvolgente), di inserti rumoristici disseminati ad arte (la saturazione in crescendo dell’iniziale “The game”). Disco elegante incupito da una patina di tetraggine mai opprimente – echi degli ultimi Lycia sono udibili ovunque -, contrappuntato da iniezioni di contemporaneità che lo avvicinano da un lato alle digressioni dilatate dei Cure (ad esempio nella sfuggente melanconia della pregevole ballata dimessa di “Why?”, impreziosita da un delizioso dialogo tra pianoforte e modulazione effettata di chitarra), dall’altro alle nebbie sciamaniche dei Fields Of The Nephilim, innervando di una sottile mestizia brani squadrati da una ritmica metronomica e resi traslucidi dall’ampiezza delle armonie, “Turtles” dispensa abilmente tonalità minori ed incedere cadenzato, fra mid-tempo à la Mission (“Lucky when I’m wrong”), melodie crepuscolari (“Last year”, fra Low e Church, ma con chiusura elettrica degna dei fratelli Reid) e variazioni minimali apportate al tema (bello il ricamo percussivo sul finale di “The moon has been turned off”). Lavoro intrigante sotto molteplici aspetti, non ultimo il timbro profondo di Giuseppe Procida, efficace sia in spoglia nudità sia celato da coltri strumentali, “Turtles” presenta una band la cui cifra stilistica potrebbe risultare forse ulteriormente accresciuta da una maggiore varietà di scrittura, tale da stemperare un andamento dei brani talora tendente al monocorde. In rapporto alla qualità dell’album, decisamente un’inezia. (Manuel Maverna)

mercoledì 16 marzo 2016

Turtles Remixes, nuova uscita su T.a. Rock Records

Dopo 6 mesi dall'uscita di Turtles, il secondo Album degli A Violet Pine, laT.a. Rock Records pubblica una collezione di 8 remixes realizzati da vari producers Italiani: GiaGGioMYERSormeye, Ostinat, NarrowDeckardche è anche il produttore del disco e gli stessi A Violet Pine che rivisitano la title track Turtles.
Da queste versioni alternative vengono fuori mondi musicali lontani dai pezzi originali che le hanno ispirate, si creano nuove suggestioni oscure ed improvvise virate verso la luce dell'energia del dance floor. Le influenze electronic, dark ambient, EBM, dubstep, industrial si intersecano sulle sonorità shoegaze dei brani registrati dalla band, di cui spesso restano solo le voci. Un disco multiforme, a volte aspro e spigoloso altre volte morbido e di atmosfera, che per mano dei remixers, offre un punto di vista “elettronico integralista” allargando ancor di più la percezione già di per sé ampia della musicalità del trio.

Trani, Italy, march 15, 2016: six months after the release of Turtles, A Violet Pine’s second album, T.a. Rock Records has published a collection of 8 remixes by various Italian producers: GiaGGioMYERSormeye, Ostinat, Narrow and Deckard, who is also the producer of the album, the track Turtles has been revisited by A Violet Pine themselves. These alternative versions produce musical worlds far removed from the original pieces which were the initial inspiration, creating new obscure “suggestions” and sudden turns towards the light.

Where the beat exudes energy of the dance floor. The electronic influence, dark ambient, EBM, dubstep and industrial intersect on the “shoegaze” sounds of the tracks registered by the band, while everything is turned upside only the vocal tracks remains unchanged. A multiform disc, sometimes hard and edgy and other times soft and atmospheric, which at the hands of the remixers, offers an “integralist electronic” point of view ever widening the perception of the trio’s own musicality.

domenica 13 marzo 2016

Il brano THE GAME - da Turtles - nella colonna sonora del documentario MICROPÀLV, al Cinema Opera di Barletta Lunedì 14 Marzo

MICROPÀLV è un documentario prodotto, ideato, diretto ed ed editato da Alfredo Melidoro. 
Lunedi' 14 Marzo presso CINEMA OPERA - Barletta
Colonna sonora A Violet Pine
Sui tanti problemi dell'inquinamento a Barletta vogliamo risposte concrete e soluzioni efficaci.
Non siamo più cittadini in silenzio asserviti e ignoranti, siamo cresciuti.

mercoledì 9 marzo 2016

Nuova intervista su Urbanweek

Best New: A Violet Pine


Gli A Violet Pine, band composta da Giuseppe Procida, Luca Ormas e Paolo Ormas, mescolano post-rock, trip-hop ed elettronica su un sottofondo che richiama atmosfere new wave. In questa intervista ci raccontano del loro ultimo album, Turtles , e del loro personale modo di guardare alla musica. Buona lettura!
A due anni di distanza da Girl, nel settembre 2015 è uscito il vostro ultimo lavoro, Turtles: cosa c’è di nuovo e cosa, invece, è rimasto simile rispetto al passato?
Di nuovo c’è sicuramente una maggiore consapevolezza della band soprattutto dal vivo. Abbiamo cercato di portare l’esperienza dei concerti in studio, molto importante è stato l’apporto del nostro produttore Beppe “Deckard “ Massara della T.a.Rock Records. Ne siamo felici perché Turtles ci rappresenta al 100%.
Quali personali esperienze musicali si fondono nei A Violet Pine?
Tante sono le esperienze che confluiscono nel progetto  perché pur essendo nati solo nel 2010 come band ci conosciamo da parecchio tempo anche se suonavamo in band diverse. Un punto in comune è l’approccio per tutto ciò che sia “emozionale” che si chiami new wave, shoegaze o post rock che sono solo alcune delle nostre passioni musicali.
Di cosa parlano le vostre nuove tracce? Ci sono tematiche a cui siete affezionati o tutto dipende dall’ispirazione del momento?
Ci piace confrontarci con il quotidiano e difficilmente ce ne discostiamo. A volte i testi sono vere e proprie storie con personaggi un po’ sopra le righe. Altre volte si tratta di esperienze personali che ci sono capitate o sensazioni vissute; non siamo molto a nostro agio nel parlare di politica o tematiche sociali. Non lo escludiamo per futuri brani.
Da un punto di vista prettamente musicale, anche se le etichette sono sempre fastidiose, come definireste le vostre sonorità? E quali sono gli ascolti che hanno influenzato il vostro percorso artistico?
Come abbiamo accennato siamo molto legati ad un certo filone anni ’90; la scena di Seattle, il primo post-rock, il trip-hop & il periodo più “chitarroso” dei Cure. Ultimamente stiamo scoprendo molte affinità con la scena dark-gothic e tutto ciò che è legato a certe tematiche oscure.
Come valutate la scena musicale italiana e in che modo la vostra esperienza si inserisce all’interno di essa?
Siamo un po’ fuori da quei circuiti cosiddetti “indie” o ufficiali, forse perché la nostra proposta non è molto alla moda e non scriviamo canzoni in italiano. Tuttavia non possiamo che essere felici se alcuni nomi come il Teatro degli Orrori o altre band “rumorose” stiano riscuotendo un discreto successo. Il problema rimane quello della sovraproposta rispetto a quelli che sono gli spazi. Dal nostro punto di vista è fondamentale trovare la propria nicchia e delle orecchie che siano avvezze a certe sonorità meno convenzionali.
Dove potremo sentirvi live?
Stiamo portando un po’ giro Turtles, le prossime tre tappe sono a Taranto -sabato 27 febbraio al Gabba Gabba Rock club, poi ci spostiamo in Lombardia a Marzo per la doppietta venerdì 4 al pub Impronta Birraia di Milano e il giorno successivo sabato 5 marzo a Cassano D’Adda presso l’associazione ESCO. I live successivi arriveranno con la primavera.

A cura di Laura De Angelis

lunedì 7 marzo 2016

Turtles Remixes in esclusiva streaming per l'Europa sulla webzine belga Peek-A-Boo-Magazine


Those of you who are not familiar with the album but love electronics, surely will embrace this. The post-rock songs were deconstructed and rebuilt in an electronic way. You hear a club atmosphere (Why? byMYERS), electro rock (Have Fun by Deckard), gothic post-punk (Lucky When I'm Wrong by Narrow) and more experimental electro (New Gloves by ormeye).

mercoledì 2 marzo 2016

Turtles tour '16 - Upcoming Gigs

"A Violet Pine Turtles tour '16"
ven. 4 marzo - Impronta Birraia, Milano
sab. 5 marzo - ESCO, Cassano D'Adda(Mi)

Turtles Remixes, in uscita il 15 marzo 2016 per T.a. Rock Records

Turtles Remixes, in uscita il 15 marzo 2016 per T.a. Rock Records, è un lavoro di rielaborazione e rivisitazione delle tracce dell'omonimo album. Otto remix realizzati da vari producers italiani - GiaGGioMYERSormeye, Ostinat, NarrowDeckardA Violet Pine - tra dark ambient, EBM, dubstep, industrial.
In anteprima su Sentireascoltare
http://sentireascoltare.com/…/a-violet-pine-turtles-remixes/