sabato 14 settembre 2019

"Again" recensito dalla rivista VerSacrum

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Trio pugliese in attività da qualche anno, gli A Violet Pine hanno recentemente pubblicato il terzo album Again. Se, in passato, la musica del gruppo gravitava in zone tutto sommato prossime a postpunk e shoegaze, le scelte attuali sono orientate verso una formula stoner incentrata fondamentalmente su basso e chitarra, con suoni densi e fumosi e atmosfere fra l’oscurità e la malinconia, ma, qua e là, con incisivi e convincenti passaggi ipnotici. I sette brani di Again si ascoltano volentieri di seguito, lontani come sono da monotonia e pesantezza, e riescono spesso a coinvolgere. Apre “Interstellar Love” con tesi suoni ‘elettrici’, ma il pezzo ‘si dipana’ quasi cadenzato, scandito da basso e batteria, mentre la voce appare estatica e trasognata. Subito dopo, “Run Dog Run!” sfoggia sonorità più intense e potenti e sullo scenario calano plumbee nebbie; la title track, uscita come singolo, è dominata, ancora una volta, da un basso rilevante, ma i suoni acquisiscono un’efficace sostanza melodica a tinte post-rock, presente, del resto, anche e soprattutto nella seguente “When Boys Steal Candies”, decisamente la migliore del lotto, con il suo paesaggio crepuscolare, comunque ‘marcato’ dal solito basso espressivo. Delle ultime tre tracce, segnalo principalmente la strumentale “Zoo” che, con note di chitarra penetranti e vigorose, chiude un album certamente significativo: Again risulterà deludente per chi non vi ritrova più l’afflato postpunk da cui la band era partita, ma sa tuttavia tener desto l’interesse per nuovi, attesi sviluppi.

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